La riflessione de IlLibroscopio 2019 sui paesaggi nasce da una serie di 5 domande. Il tuo paese gabbia o libertà? E’ la prima domanda che abbiamo presentato ai nostri followers.
Abbiamo raccolto alcune delle loro risposte. Ovviamente il dibattito è ancora aperto.
Gabbia o libertà? Cos’è per te il tuo paese?

Gaetano Sanitate Una gabbia (sociale, culturale) molto strana. Sembra che non riesci a uscirne neanche se c’è il cancello aperto. Poi ti metti in auto ed è fatta.

Vito Giampaolo la percezione sarà differente, forse anche contrapposta e divergente, in base alle esigenze, alle aspettative, ai bisogni di ognuno..


Emanuela Losito Il mio parere sul paese in cui vivo non è univoco, non credo di riuscire a concentrarlo completamente verso un estremo oppure verso l’altro; tuttavia lo sento, purtroppo, più vicino a quello di “gabbia”. Gabbia, perché vivo questo paese come un punto di partenza privo dei requisiti che dovrebbe possedere per essere definito tale: inclusione, opportunità, possibilità di sviluppo e crescita personale. Piuttosto, è un ulteriore stimolo ad evadere, ad andare altrove, per allontanarsi dal triste clima di competizione e di prevaricazione sociale.

Eppure, persino chi vive nella più buia delle prigioni ha la fortuna di apprezzare un semplice raggio di sole: i cambiamenti più minimi assumono maggiore intensità; la condivisione di idee e situazioni ha portato ad aggregazioni diverse, variopinte, forse ad un senso comune, anche se raramente é visibile o percepibile.

Forse, per chi è abituato alle sbarre della gabbia, il sapore della libertà potrebbe avere tutto il suo valore: sì molto temuto, ma anche… magnificamente amplificato.

Anna Maria De Marzo Il 90% del tempo è claustrofobico, sembra fatto di cerchie ristrette incomunicabili tra di loro… ma quando si manifesta nelle sue performance collettive è capace di regalare emozioni indescrivibili ed è bellissimo sentirsi parte di…

Marica Ciavarella Gabbia, senz’altro.

E non solo, anche quelle poche speranze di poter costruire qualcosa di nuovo non sono abbastanza forti da poterle chiamare libertà.

Simona Parisi Vivere a Noicattaro: percezione di sentirsi rinchiusi in uno spazio che offre poche opportunità, ma libertà di poter costruire quello che non c’è come ci piace.

Domy Amodio Penso non si possa catalogare. La percezione di libertà/gabbia è una sovrastruttura mentale che, per quanto mi riguarda, è cangiante in base a diversi “fattori” (spero non sia bipolarismo 😬)

Vito Rubino Gabbia/libertà

Per me parlando naturalmente del nostro paese la vedo per molteplici accaduti bugia e verità.

La Gabbia è creata da noi stessi la libertà invece è la prigione degli eventi .

Maria Pia De Marzo L’importante è che le stanze nel vuoto, racchiuse nella grande gabbia, sono aperte e accessibili! Finché si creano relazioni non ci sarà mai gabbia 🙂

Luigi Grande Quando penso alla gabbia, immagino lo spazio che essa racchiude. Uno spazio asettico e privo di legami. Se penso, invece, alla libertà, immagino la possibilità di espressione senza vincoli. Dall’espressione libera nascono i legami, assenti nello spazio racchiuso dalla gabbia.

Il paese in cui vivo è strano, difficilmente classificabile: lo vedo come un insieme di stanze “libere”, slegate tra di loro e separate dal vuoto.

Il tutto rinchiuso in una gabbia!

Lorys Losith Io penso libertà… Nn tanto x la Noicattaro che anche si sta rinnovando in parte… Ma la mia visuale più che altro è allargata in città…. Bari è una città molto bella… Il senso vero della libertà… Della vita….

Domenico Bellino Paese Italia. Gabbia al 100%. Bella, affascinante, con infinite potenzialità ma sempre più affollata, dove l’egoismo, la prepotenza, la corruzione, la maleducazione, la tassazione prevalgono sempre di più.

Paese che offre tanto l’Italia, a chi ha disponibilità economica. Paese che investe sempre meno nella scuola, nella ricerca, nella cultura, nella crescita.

Un paese in cui lavorare non è un dovere ma una fortuna non può che essere una gabbia.

Mariagrazia Popeo A distanza, ora ho la stessa percezione di Marica. Ogni volta che torno, nei primissimi giorni ho l’impressione di poter costruire tanto e di avere la libertà giusta per farlo. Ma in poco tempo i cancelli dell “gabbia” si richiudono e l’unica cosa che percepisco è una forte claustrofobia. Probabilmente dipende dalle esigenze personali, come dice Vito, ma continuo a pensare che nel nostro paese ci sia un’impossibilità per le idee di muoversi e crescere dovuto allo spazio vuoto tra le diverse “stanze” di cui parla Luigi. Una gabbia un po’ desolante forse.

(Detto ciò voglio il segnalibro!)

Emanuela Lops Alcuni giorni penso che sia libertà: uno spazio dove provare e sperimentare cose nuove che non ci sono. Altri giorni lo sento come una gabbia che ti blocca con gli stessi schemi e le stesse storie.

Maria Pia De Marzo Il mio paese è libertà! Paese inteso come nazione. Nessun uomo è in gabbia se può fare ciò che desidera. Io non mi sento in gabbia, né costretta. Si può sempre migliorare, certo, ma finché avremo appunto la LIBERTÁ avremo la possibilità di crescere, viaggiare, vivere come vogliamo! Il paese in cui vivo è LIBERTÁ!

Raffa Colonna Un paese migliore dovrebbe offrire ai suoi giovani anche gli strumenti per sentirsi sempre liberi e mai in gabbia!

Rossana De Perte Per me un invito a partire, confrontarsi, tornare, sperimentare, impegnarsi, fare dei punti deboli sfide per costruire qualcosa di nuovo, non rinunciando alla storia e alle radici.

Germana Pignatelli Io forse, però, sono una persona poco indicata per questa risposta: sono nomade da sempre, ho cambiato per la prima volta paese a 4 anni e sono venuta a vivere a Noicàttaro (dopo un breve giro per altri paesi) senza quei legami che fanno di un luogo libertà e/o anche gabbia, quando soffocano. E crescendo la mia “patologia” di “slegata dai luoghi” è anche peggiorata perché ho iniziato a viaggiare. Per scelta e per lavoro. Quindi non riesco a vedere un luogo in queste due categorie. Piuttosto credo che oggi come oggi, con la possibilità di sguardo sul mondo che abbiamo anche stando fermi, molto dipenda da noi e dalla nostra capacità di metterci in gioco. La libertà può essere ovunque, ma va pienamente conquistata. Qualche volta faticando un po’, altre volte prendendosi delle brutte delusioni.

Voi che ne pensate? Il vostro paese è gabbia o libertà? Ditecelo nei commenti!

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *